Organico | Soli (soprano, tenore, basso), coro e orchestra (archi, flauti, clarinetti, oboi, fagotti, corno di bassetto, corni, trombe, timpani) - Continuo (cembalo e violoncello) nei recitativi |
Data | 19 agosto - 5 settembre 1791 (35 anni) |
Luogo | Vienna e Praga |
Prima | Praga, Nationaltheater, 6 settembre 1791 |
Edizione | Breitkopf & Härtel, Leipzig 1795 |
Testo | Caterino Mazzolà (vedi) |
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Personaggi |
| (voci) | (primi interpreti) |
Vitellia | soprano | Maria Marchetti Fantozzi |
Servilia | soprano | Signora Antonini |
Sesto | soprano | Domenico Bedini |
Annio | soprano | Carolina Perini |
Tito Vespasiano | tenore | Antonio Baglioni |
Publio | basso | Gaetano Campi |
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Trama | Vitellia, figlia dell'imperatore detronizzato Vitellio, intende vendicare il padre e congiura contro l'imperatore Tito, del quale è in realtà innamorata, seppur non ricambiata. Sesto, che aspira all'amore di Vitellia, appicca il fuoco al Campidoglio con l'aiuto di alcuni congiurati e Tito viene ritenuto morto nell'incendio.
In realtà l'imperatore è sopravvissuto e decide di risparmiare la vita a tutti coloro che ammettano la loro colpa. Sesto tace per non tradire Vitellia, ma quest'ultima, cui Tito chiede la mano, confessa la verità. Tra la gioia di tutti, Tito perdona tutti i colpevoli e accetta Vitellia come sposa. |
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Note | L'opera fu accolta tiepidamente al tempo del suo primo debutto e ancor oggi è oggetto di critiche contraddittorie e ambivalenti. Certo è che Mozart, impegnato nella composizione de Die Zauberflöte (KV 620), si avvalse molto della collaborazione di Süssmayer, al quale affidò la stesura di gran parte dei recitativi secchi.
L'opera è stata giudicata "autunnale, un po' estenuata, segno di una civiltà al tramonto, eppur protesa, in alcune isolate, lampeggianti intuizioni, verso il futuro" (Carli Ballola e Parenti).
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